Fitoterapici, probiotici e nutraceutici: definizioni e differenze
Di questi tempi si sente sempre più parlare di termini come fitoterapici, probiotici e nutraceutici. Essi costituiscono una particolare categoria alimentare importantissima per la salute delle persone. Dopotutto non è un segreto che in natura siano presenti migliaia di risorse terapeutiche di grande valore e che sono comunemente utilizzante anche in medicina. Basti pensare che solo una minima percentuale, solo il 10% delle specie botaniche esistenti, sia stata studiata rispetto alle attività biologiche che sono in grado di offrire. Questo significa che il potenziale della natura che ci circonda è letteralmente immenso e che, sebbene la stiamo distruggendo giorno dopo giorno, farvi ricorso per la salute è sempre una buona idea.
Prodotti naturali e nutraceutici
Nel mondo dei prodotti naturali si sono fatti spazio quelli detti “nutraceutici” che, nonostante la somiglianza terminologica, presentano significative differenze. Il termine “naturale”, tra l’altro, ha un po’ perso di significato a causa del marketing che lo utilizza per creare appeal in prodotti che, stando all’etichetta sul retro della confezione, sono decisamente tutt’altra cosa. I nutraceutici, come spiega quest’azienda specializzata in probiotici e nutraceutica, sono sostanze che aiutano l’organismo ad espletare al meglio le sue funzioni vitali. Per esempio sono da considerare nutraceutici l’acido ascorbico, la carnitina, i Sali minerali e così via.. tutte sostanze che si trovano negli alimenti e che vengono assorbite dall’intestino per aiutarci a svolgere determinate funzioni.
La fitoterapia e i suoi benefici
La fitoterapia, invece, è una disciplina che studia l’uso delle piante medicinali con finalità farmacologiche. Lo scopo di questa branca è quello di combinare l’azione della pianta con l’effetto curativo o preventivo attraverso la fondatezza del rigore scientifico.
Si fonda sulle antiche credenze che risalgono fino al primo secolo d.C., dando tra i fondatori della farmacologia troviamo trattati di immenso valore come il De Materia Medica di Dioscoride.
La fitoterapia, quindi, esiste da sempre. È ovvio che ha subito numerose evoluzioni nel tempo ma è vero anche che queste sono state “spinte” dall’aumento delle malattie croniche e dalla globalizzazione intensiva alimentare. Un esempio di fitoterapico è la combinazione di artiglio del diavolo e arnica, alleati di chi soffre di mal di schiena e contratture muscolari.
Probiotici: cosa sono veramente?
La definizione di probiotico proviene direttamente dalla FAO che li inquadra come micro-organismi che, somministrati nelle giuste quantità aiutano a ripristinare la condizione di salute nell’ospite. Parliamo di batteri lattici, bifido batteri e lactobacilli che, assunti in formulazioni come compresse, polveri da dissolvere in acqua o sciroppi, agiscono per scompensare gli squilibri della flora intestinale e, quindi, per ripristinarne lo stato di salute.
La loro importanza deriva dal fatto per cui, secondo la comunità scientifica, l’intestino svolge la maggior parte delle azioni funzionali e vitali dell’organismo per cui, una condizione di squilibrio comporta conseguenze in tutto il corpo. A soffrire della disbiosi, infatti, non è solamente l’apparato digerente ma anche le funzioni metaboliche, quelle immunitarie e persino lo stato di salute mentale.
Gli alimenti funzionali
Infine ci sono gli alimenti funzionali, quelli che grazie alle loro caratteristiche, apportano un beneficio alla salute umana. Sono prodotti di vario genere, non lavorati e votato al miglioramento di funzioni biologiche e alla riduzione dei rischi di malattie. Tra questi rientrano i probiotici, gli oli di pesce, e, grossomodo, tutti i cibi in alto nella nuova piramide alimentare, quelli che favoriscono il benessere intestinale e, quindi, la salute generale di tutto l’organismo.