Le vaccinazioni: la situazione in Italia

Da quando sono stati scoperti i vaccini e sono stai introdotti nell'area medica, questi hanno salvato milioni di vite e contribuito a far sparire malattie di livello mortale, come per esempio il vaiolo. Nonostante la sua grande importanza nella storia della salute e del benessere dell'umanità, molte persone sembrerebbero aver già dimenticato gli importanti passi in avanti e i grandi benefici dei vaccini per la nostra specie. Nella nostra realtà attuale, conseguentemente all'allungamento della vita media e delle maggiori possibilità di cura a disposizione, le famiglie sono sempre più persuase che la scelta migliore, risieda nel non vaccinare i propri figli, a causa del fatto che alcuni considerano i vaccini pericolosi e inutili. Proprio a seguito della crescita di questa convinzione pubblica, si è assistito ad un notevole calo delle vaccinazioni in pediatria, un fenomeno veramente preoccupante che ha messo in allarme l'organizzazione mondiale della sanità.

 

Sul piano mondiale

Oggigiorno, all'interno delle pediatrie, spesso capita ai medici di confrontarsi con genitori di piccoli pazienti affetti da malattie infettive, come per esempio il morbillo e la rosolia, le quali sono frequentissime in età infantile. Nei confronti di queste infezioni, l'organizzazione mondiale della sanità, ha dichiarato di voler approdare ad una vera e propria eliminazione. Grazie a questo proposito, è nata una commissione di professionisti finalizzata a mettere in pratica un piano di prevenzione a livello europeo, al quale hanno aderito ben 53 paesi dell'unione europea e altri stati del mondo. Nonostante le buone intenzioni pronunciate a livello internazionale, la situazione, specialmente in Italia, non sempre migliorata. La ricerca scientifica ha trovato un legame tra il calo delle vaccinazioni e l'incremento delle malattie infettive, le quali prima erano quasi del tutto sparite. Esemplare è sicuramente il morbillo, il quale era stato del tutto debellato grazie alla diffusione del siero trivalente, eppure, con il calo vaccinale, negli ultimi anni, è stato registrato un aumento notevole dei casi di morbillo.

Rimediare

La vaccinazione è l'unico modo che si ha per difendersi da malattie infettive che, nei casi peggiori, possono condurre a casi di morte. All'attenzione di tutti i genitori, è importante evidenziare quanto significative siano le due dosi di vaccino in tutti i nuovi nati, ma anche negli adulti che sono venuti meno al compito etico della seconda somministrazione.  Il richiamo è importante in casi di malattie pertosse dove la vaccinazione non è di fatto un'immunità permanente; sono quindi necessari vari step ogni 5-10 anni. La sorveglianza europea, ha notato che l'88% dei casi di morbillo registrati in Italia nel 2013, ha riguardato soggetti che non erano mai stati vaccinati. Incredibile come tutti i nodi vengano al pettine nel momento in cui la vaccinazione diventa una questione collettiva e, altrettanto stupefacente è che la strada da fare, nel ventunesimo secolo, per sensibilizzare tutti su questo tema, è ancora lunga.