Agenzie Funebri: come affrontare la Crisi Economica
Oggigiorno, con la crisi che ci si ritrova ad affrontare, bisogna puntare al risparmio. Anche gli imprenditori, mai come in questo periodo, stanno cercando di puntare al risparmio sui costi di gestione dell’impresa.
Nel comparto funebre i prezzi di gestione sono molo alti per diversi motivi: i prezzi dei prodotti utilizzati, la necessaria reperibilità 24 ore su 24, la formazione professionale e il rispetto di tutte le norme igienico sanitarie previste nei singoli regolamenti.
Grandi città: il Racket delle pompe funebri
Ormai quello delle imprese funebri è diventato un mondo dove anche la criminalità cerca di entrare in tutti i modi. Infatti, molti organizzazioni criminali creano delle imprese funebri per poter gestire il loro traffico di droga, oppure per prendere gli appalti sugli ospedali. Eh già, c’è un proprio e vero Racket dietro la gestione delle pompe funebri e ad essere coinvolte soprattutto imprese funebri della capitale e delle maggiori città italiane, come Milano. Ultimamente è stata sotto inchiesta un’impresa funebre a Roma che ha cercato di accaparrarsi il monopolio di alcuni ospedali della Capitale.
Tutte le imprese funebri sono in continua concorrenza con le imprese municipalizzate, nelle quali sempre più si sta scoprendo, appunto, che dietro ci stanno organizzazioni mafiose.
Le normali agenzie funebri per contrastare queste imprese municipalizzate, sono obbligate a proporre al pubblico tariffe che, spesso, coprono solo i costi di gestione. In Italia non esiste una normativa unica che unifichi tasse, spese e bolli sui funerali e manca anche una legge che stabilisca chiaramente chi possa dirsi operatore funerario o che fissi i requisiti minimi per aprire una società di pompe funebri, inoltre, il 90% del personale lavora in nero.
In media un funerale in Italia costa 2.500 euro, somma alla quale bisogna aggiungere poi tasse e costi cimiteriali. Insomma, a rimetterci sono sempre i poveri defunti e i loro cari.
Linee guida per la creazione di società consortili
Per andare incontro a questa crisi economica e ai vari concorrenti, una soluzione è quella di crearsi una Società Consortile.
Il Consorzio Stabile permette agli imprenditori d’instaurare una forma di collaborazione duratura. Con questa collaborazione si possono conferire beni strumentali, come ad esempio i carri funebri, che verranno utilizzati da tutti i consorziati e, quindi, con ovvi risparmi di gestione.
Il capitale sociale minimo richiesto per creare o entrare in una società consortile è di 10.000€ secondo l’art.2463 c.c. Per azioni, invece, il capitale sociale minimo richiesto è pari a 120.000€, secondo l’art.2327 c.c.