Disinfestazioni ratti: metodi sicuri

Molte volte, le disinfestazioni ratti (quelle a livello casalingo, sia ben chiaro) non hanno esiti positivi, e il problema gran parte delle volte si ripresenta nel giro di breve tempo.
Ci accorgiamo che la nostra disinfestazione ratti ha avuto esito negativo, infatti, se l’esca con il veleno da noi posta non viene assunta dai ratti o se vi è continuo asporto dell’esca, senza però diminuzione della presenza dei ratti.
Cosa porta a queste tragiche conclusioni?

Il primo caso può essere causato da un errato posizionamento dell’esca, da una “neofobia” (paura del nuovo) da parte dei roditori o da una formulazione dell’esca non attrattiva. Il secondo caso di fallimento della disinfestazione ratti può essere causato da uno spostamento delle esche da parte dei ratti che le accumulano in altri luoghi senza mangiarle, dalle interferenze di animali non target, da una reinfestazione continua o dalla presenza di individui molto resistenti.

Quali sono, allora, le dritte per una giusta derattizzazione:

– prima di tutto, bisogna studiare bene il luogo dove intervenire, è il primo punto per una giusta derattizzazione (ossia per una giusta disinfestazione ratti);

– disegnare una mappa delle aree più infestate dai roditori.

– eliminare rifiuti, vegetazione o altro materiale che fornisce riparo e che potrebbe fungere da tana per i ratti.

– prima di porre le esche, evitare di pulire i luoghi dove porle, perché l’insolita pulizia potrebbe rendere l’esca meno famigliare e meno gradita ai ratti.

– per far sì che la disinfestazione ratti abbia un buon fine, bisogna anche isolare o rendere inaccessibile ogni altra fonte di cibo da cui i ratti potrebbero essere lusingati (in modo che l’unico cibo che gli resta è rappresentato proprio dalle esche).

– dopo tutte queste precauzioni, si potranno allora porre le esche nei luoghi soggetti all’infestazione.

Si possono utilizzare diversi tipi di esche: miscele di cereali complete, cilindretti pressati, zollette, bocconcini, bustine, blocchetti paraffinati, ecc

Tutte queste esche dovranno essere utilizzate come base dove porre il veleno.
Ci sono diversi prodotti derattizzanti per una buona disinfestazione ratti: Megalon
Paraffinato, Megalon Pasta, Nocurat Paraffinato, Nocurat Pasta,
Toxiclor Pasta, Zagor Paraffinato, Mudex Pasta, Zagor Pasta, ecc.

Un altro metodo per derattizzare (ossia praticare una disinfestazione ratti) è l’utilizzo del veleno in polvere, che viene posto nei luoghi di passaggio dei ratti, affinché essi lo ingeriscano inconsapevolmente e ne rimangano uccisi.
L’utilizzo di rodenticidi anticoagulanti sembra essere il metodo più sicuro di disinfestazione ratti. Si può , però, sviluppare tra i ratti una resistenza agli anticoagulanti.

Ci sono, però, dei rodenticidi non anticoagulanti (o acuti), che hanno meccanismi d’azione diversi dagli anticoagulanti, come per esempio il calciferolo.

Essi hanno un’azione tossica più immediata degli anticoagulanti; quindi, sostituite alle altre esche, le esche con veleno “acuto” agiscono più in fretta ed eliminano il problema dei ratti nelle disinfestazioni ratti molto più velocemente. C’è però il rischio che esse provochino diffidenza nei ratti: ma si tratta solo di una diffidenza iniziale. Infatti, i ratti si poi abituano al tipo di esca e lo ingeriscono.

Con queste dritte, si potrà realizzare una disinfestazione ratti sicura ed efficiente.