Macchine di misura a coordinate: cosa sono e come funzionano

Le macchine di misura a coordinate corrispondono ad apparecchi di matrice meccanica. Come si evince già dal loro nome, vengono utilizzate per effettuare misure ad elevata precisione, tramite l’aiuto di una sonda che individua ciascuna relativa coordinata su una determinate superficie lavorativa.

Ecco tutto ciò che c’è da sapere su una macchina di misura a coordinate. Dal quadro generale alla costruzione, proseguendo con il pieno funzionamento, ciascun passaggio va monitorato per conoscere questo accessorio e usufruirne fino al massimo delle proprie potenzialità.

Il quadro generale sulle macchine di misura a coordinate

Una macchina di misura a coordinate non è altro che l’evoluzione naturale dei precedenti comparatori ottici o microscopi. Questi due strumenti erano molto sofisticati e richiedevano una certa abilità nella loro maneggevolezza, oltre ad un certo arco di tempo per portare a termine qualsiasi misura. Lo strumento in questione serve a monitorare ogni singolo aspetto di un target circoscritto, dall’altezza alla larghezza senza dimenticarne la profondità. Tutte e tre le dimensioni vengono così rilevate con tutta la dovuta cura, con l’ausilio di una tecnologia all’avanguardia in grado di analizzare ed elaborare ciascuna immagine.

Ora la misurazione viene effettuata seguendo un procedimento interamente automatico, al quale fanno seguito la registrazione e le analisi dei risultati finali. È possibile entrare in possesso di macchine a contatto o senza contatto. Le prime sono conosciute anche come tastatori a contatto ed effettuano le loro rilevazioni di precisione con l’aiuto di una piccola sfera. Le seconde, invece, si servono di sistemi elettronici di ultima generazione, come ad esempio i laser. I target massimi si aggirano sui 10 metri, ma diversi apparecchi riescono ad andare oltre questa soglia, specialmente quelli che si occupano di accessori automobilistici.

Per esempio, la distanza tra un target e il diagramma per stampi corrispondente può essere considerato come un ambito di applicazione delle macchine di misura a coordinate. Una semplice stampante a tre dimensioni può facilitare ciascuna rilevazione su pezzi standard di ogni tipo, oltre a favorire la realizzazione di prototipi di vario genere. Un sito Internet come www.rotondi.it è in grado di fornire diverse indicazioni utili a chiunque abbia intenzione di utilizzare una macchina di misura senza alcun margine d’errore.

Come costruire e utilizzare una macchina del genere

La costruzione di una macchina di misura a coordinate richiede una serie di passaggi ben precisi. Tale dispositivo è formato da un portale mobile, da un tastatore trigger da applicare sulla relativa superficie e da un piano di lavoro. Tutto ciò può essere controllato a distanza tramite un sistema controllore, che favorisce una corretta gestione dell’intero macchinario.

Quindi, bisogna procedere all’utilizzo della macchina. Circa cinque ore prima di effettuare qualsiasi misura, bisogna settare il target sul quale ci si vuole focalizzare. Tutto ciò allo scopo di adattarlo alla temperatura ambiente e di ridurre al minimo qualsiasi margine d’errore dovuto proprio alle condizioni termiche. A questo punto, è possibile rilevare la misura e importarne i risultati in un computer, convertendoli in un file in formato CAD 3D.

Quali accorgimenti intraprendere prima di usare una macchina di misura a coordinate

Se un utente sceglie di affidarsi ad una macchina di misura a coordinate, deve tenere d’occhio una serie di accorgimenti per fare in modo che possa funzionare al meglio. Per esempio, per quando riguarda gli apparecchi dalla massima precisione, bisogna essere in grado di gestirli in maniera oculata. Le porzioni mobili devono muoversi solo lateralmente e verticalmente, con il monitoraggio degli errori di indicazione tramite un apposito standard di misurazione.

La temperatura del target deve essere ben inquadrata rispetto al laboratorio nel quale viene eseguita la misura. Ciascun parametro va impostato con la massima precisione, con la prospettiva di correggere qualsiasi difformità. Il target deve essere toccato ad una velocità costante e la calibrazione deve essere effettuata con un intervallo di tempo tra i sei mesi e i due anni.