Cavi inox: cosa sono e come usarli

Possiamo trovare cavi inox intorno a noi in una grandissima quantità di situazioni e applicazioni; ad esempio, anche se forse non ci pensiamo spesso, stanno sicuramente usando dei cavi inox in acciaio in qualsiasi cantiere ci capiti di vedere, passeggiando. E se abitiamo vicino ad un porto, ogni volta che vediamo fare carico o scarico di merci sulle navi, possiamo stare sicuri che sta venendo effettuato con dei cavi inox. Ma per quanto questi oggetti possano essere d’acciaio inossidabile, costruiti alla perfezione, ed estremamente resistenti, non sono indistruttibili, e anzi, richiedono una manutenzione puntuale e precisa per non finire con il danneggiarsi molto rapidamente e diventare una fonte di pericolo.

I cavi inox, in realtà, non sono molto diversi da un punto di vista strutturale da qualsiasi altra corda possiamo avere visto in vita nostra; si tratta semplicemente di intrecciare delle fibre, nel caso di una corda di canapa, oppure di intrecciare dei fili metallici nel caso dei cavi inox. Al centro, a sostenere quest’intreccio, c’è sempre e comunque un nucleo, che per i cavi metallici può essere sia di fibra che d’acciaio, a seconda dell’applicazione. Sia la composizione del nucleo sia quella della parte intrecciata dei cavi inox sono fondamentali, infatti, nel determinarne le caratteristiche meccaniche e il comportamento, sia sotto il profilo della resistenza che sotto quello della flessibilità. La scelta è, per questa ragione, molto complessa, e richiede competenza ed esperienza.

Se dal punto di vista del nucleo i cavi inox si suddividono, come accennavamo, in due famiglie – nucleo in fibra e nucleo in acciaio – esiste infatti anche una suddivisione in base al modo in cui i sottili fili metallici intrecciati che costituiscono la superficie dei cavi stessi sono disposti. Nel primo tipo, infatti, i fili metallici sono disposti in senso opposto agli intrecci – e quindi paralleli all’asse del cavo. Nel secondo caso, invece, sia i fili che i loro intrecci sono nella stessa direzione, ossia verticali, e inclinati rispetto all’asse del cavo. Da questa differenza apparentemente minima derivano in realtà cavi inox molto diversi: la prima tipologia infatti dimostra maggiore flessibilità e forza di compressione rispetto alla seconda, che può essere utilizzata solamente laddove entrambi i capi del cavo siano fissati.

Sono due, essenzialmente, i consigli da seguire per assicurare ai cavi inox la massima durata e soprattutto la persistenza delle prestazioni:

– Da un lato, è necessario rispettare rigorosamente i limiti dello strumento. Tutti i cavi inox hanno una precisa indicazione del carico massimo che possono portare in sicurezza, ed è essenziale che questo valore venga rigidamente rispettato.
– Dato che normalmente è necessario far passare i cavi inox attraverso delle carrucole, per moltiplicare la forza e poter effettuare il sollevamento dei pesanti carichi che devono sostenere, è importante assicurarsi che i binari delle carrucole stesse siano ben più larghi dei cavi stessi, e ne permettano il passaggio con comodità; questo farà sì che i cavi inox siano meno soggetti a usura e logorio, e quindi a corrosione.